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bando marchi storici 2016 – 2017

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Bando marchi storici 2016 – 2017

Importante occasione per la valorizzazione e finanziamento dei marchi storici di aziende italiane arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico e permette  contributi fino all’80% per la valorizzazione di Marchi a condizione che siano stati depositati prima del 1 gennaio 1967. Al via le domande dal 4 aprile 2017

Finalmente una valida opportunità per rilanciare e rivalutare in questo modo aziende che hanno contribuito alla storia dell’imprenditoria itataliana. Fra le attività agevolabili rientrano l’estensione del marchio all’estero, la registrazione del marchio per ulteriori prodotti e servizi, l’assistenza legale in caso di contraffazione, le sorveglianze e le ricerche di anteriorità. Prerequisito essenziale è la registrazione del marchio  presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinti per mancato rinnovo o decadenza; la domanda di primo deposito presso l’UIBM deve essere  antecedente il 01/01/1967.
Il bando si pone l’obiettivo di accrescere il valore dei marchi nazionali, esaltando la storia e cultura d’impresa del nostro Paese, attraverso la concessione di agevolazioni rivolte a micro, piccole e medie imprese.
Sono ammesse domande mirate alla realizzazione di un progetto finalizzato al rilancio ed alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio.
Le agevolazioni saranno orientate all’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto di valorizzazione del marchio che deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio stesso con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali esso risulta registrato.
I contributi sono concessi  a fondo perduto in conto capitale in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili per l’acquisizione di servizi specialistici e del 50% per l’acquisto di macchinari, attrezzature e software.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione aventi ad oggetto – ognuna di esse – un diverso marchio, come individuato al punto 6 del Bando, fino al raggiungimento dell’importo massimo dell’agevolazione, per impresa, di Euro 120.000,00 (centoventimila).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a Euro 4.500.000,00.
Le domande partono  dalle ore 9.00 del 4 aprile 2017.

  • I progetti devono prevedere obbligatoriamente una Fase 1 di “Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio”, mentre è facoltativa la Fase 2 di “Servizi di supporto al rafforzamento del marchio” fra i quali l’estensione del marchio a livello comunitario e internazionale, la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti o servizi, l’assistenza legale contro la contraffazione, le sorveglianze e le ricerche di anteriorità.

FASE 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio: importo massimo 65 mila euro

Importo massimo in euro
Realizzazione di prototipi e stampi 40.000
Acquisto di macchinari e attrezzature 30.000
Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento ed efficientamento catena produttiva 15.000
Consulenza specializzata approccio al mercato 5.000

FASE 2 – Servizi di supporto al rafforzamento del marchio: importo massimo 15 mila euro

Importo massimo in euro
Consulenza per attività di sorveglianza mondiale
Sorveglianza marchio fino a 3 classi 1.000
Sorveglianza marchio oltre 3 classi 1.300
Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione 5.000
Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità
Ricerca di anteriorità tra i marchi italiani, comunitari e internazionali estesi all’Italia 550
Ricerca di anteriorità UE (28 paesi) 1.000
Ricerca di anteriorità per ciascun paese non UE 800
Tasse di deposito UIBM/EUIPO/OMPI Fino all’80% delle spese (entro limiti importo max.)
Assistenza per il deposito 300

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finanziamenti aziende in crisi o difficoltà

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Finanziamenti aziende in crisi o difficoltà.

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Occasione importante per aziende in crisi o in difficoltà per accedere al fondo di garanzia previsto per piccole e medie imprese previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico con la legge legge 662/96.

Accesso a 25.000 euro con aggiunta di altri 10.000 euro e rimborso previsto in sette anni ( 6 +1) ad un tasso tutto sommato molto buono che si aggira intorno al 5,6 %. Possibilità prevista anche per importi superiori ( da 100.000 euro) per imprese di dimensioni  e problematiche particolari.

Come funziona: Il Fondo di garanzia ha come obiettivo quello di sostenere lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese Italiane attraverso la concessione di una garanzia pari all’80% del finanziamento richiesto a fronte di finanziamenti concessi da Mediocredito. Praticamente viene spostata la garanzia personale degli

Amministratori e dei soci ( per le società) o del titolare ( ditta individuale) che di norma viene apposta tramite fideiussione su proprietà personali ( immobili, beni mobili, titoli etc) allo stato che così garantisce per l’azienda portando il rischio della banca concedente il finanziamento vicino allo zero.

Modalità di richiesta: L’azienda in crisi o in difficoltà che necessita di un finanziamento finalizzato all’attività di impresa chiede alla propria banca o alle banche che gestiscono i finanziamenti in base alla L. 662 ( Bnl, BCC; Unicredit etc) un finanziamento che sarà garantito per l’80% dal fondo di garanzia e per il residuo 20% dall’azienda stessa. Con l’intervento del Fondo il finanziamento, in relazione alla quota garantita, è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’azienda verrà  risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.

Rivolgendosi al Fondo di Garanzia l azienda quindi non ottiene un contributo in denaro o l’erogazione diretta di un finanziamento agevolato, ma ha la concreta possibilità di ottenere attraverso banche, società di leasing o confidi, un vantaggio che si può concretizzare nella concessione reale di un finanziamento che altrimenti molto probabilmente non verrebbe concesso.

Il Fondo di garanzia, comunque, non interviene direttamente nel rapporto Banca/azienda e quindi tassi di interesse; tutte le condizioni di rimborso ed eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo  sono liberamente stabilite e contrattate tra banca e azienda.

Non ci sono limiti di destinazione,  qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di
impresa, può accedere all’intervento del Fondo, con l’estensione alle imprese artigiane , ivi compreso l’autotrasporto
merci su strada e anchee  soprattutto per le imprese in fase di start up che non possiedono storicità di bilancio.

La garanzia a favore della banca e di Confidi, secondo i dettami dell’accordo “Basilea II”, è concessa “a prima richiesta” ed è concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari (art.107 DL 385/93), SFIS, SGR e Società di gestione armonizzate(queste ultime due solo per le operazioni sul capitale di rischio)


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regione lazio finanziamenti: fondo futuro

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Regione Lazio finanziamenti: fondo futuro

Ancora pochi giorni per accedere; la Regione Lazio eroga i suoi fondi  per finanziamenti attraverso il fondo Futuro.

C’è tempo fino al 14 ottobre 2016  ed è richiedibile dalle piccole e medie imprese come  microcredito e la microfinanza. Attenzione: il finanziamento non avviene attraverso istituti di credito bancario ma con accesso diretto  ai  35 milioni di euro  stanziati e messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo 2007-2013 con un tasso super agevolato dell’1% e rimborsabile in 7 anni.

Si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno prevista per le imprese che vogliano investire in progetti che avranno come obiettivo l’incremento del reddito futuro.

Attenzione: il fondo è disponibile solo per reali progetti di investimento con esclusione di liquidità, pagamento fornitori, dipendenti etc.

I richiedenti dovranno essere costituiti e operativi ma potranno accedere anche  microimprese costituende o costituite e titolari di partita IVA, con difficoltà di accesso al credito bancario ordinario per finanziare progetti di autoimpiego, avvio di nuove imprese o la realizzazione di nuovi progetti promossi da imprese esistenti.

A chi si rivolge il programma?

  • microimprese, in forma di società cooperative, società di persone e ditte individuali, costituite e già operanti, ovvero in fase di avvio di impresa che abbiano o intendano aprire sede operativa nella regione Lazio;ù
  • soggetti titolari di partita IVA, anche non iscritti ad albi professionali, con domicilio fiscale nella regione Lazio. Sono escluse le società di capitali e i soggetti che negli ultimi cinque anni presentino “anomalie bancarie” .

finanziamenti-aziende-in-crisiModalità di accesso al finanziamento: I richiedenti dovranno presentare un progetto che sarà valutato e se ritenuto idoneo beneficerà di un prestito di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire al tasso di interesse dell’1%, con una durata da definire caso per caso e comunque non oltre gli 84 mesi, incluso l’eventuale preammortamento. Sono ammissibili le spese relative al progetto presentato, che andrà realizzato entro 12 mesi dall’ottenimento del prestito.

In pratica la Regione istituirà un apposito conto corrente intestato all’impresa richiedente ma che sarà bloccato fino alla presentazione della fattura del fornitore relativa alla fase del progetto specificato nel bando; in quel momento verrà sbloccato l’importo che sarà bonificato direttamente al fornitore del servizio.

Per consultare il bando e per tutte le informazioni cliccare  qui

Questo finanziamento è davvero un progetto innovativo  perché permette l’accesso al credito a tutte le imprese senza garanzia personali e a un tasso dell’1% a tutte quelle piccole e nuove imprese che per il sistema attuale non sono bancabili, ovvero non potrebbero ottenere in alcun modo un accesso al credito per avviare o sostenere un progetto imprenditoriale ed è targato Bruxelles.

In questo modo le aziende potranno rinnovarsi e guardare al futuro,  accrescere la produttività, innalzare i livelli occupazionali favorendo l’autoimpiego anche attraverso la costituzione di una società cooperativa o l’avvio di nuove imprese; l’accesso è consentito anche a imprese individuali titolari di partita Iva anche non iscritti ad albi professionali.


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