Bed and breakfast imprenditoriale o occasionale
B&B: differenza tra occasionalità e imprenditorialità nell’esercizio dell’attività di Bed & Breakfast
Perché è possibile non aprire la partita iva per l’attività di B&B a differenza di altre attività extraricettive ( es affittacamere) cioè è possibile svolgerla con carattere di saltuarietà, potendo non aprire in questo caso la partita iva?
Noi sappiamo che l’Apt chiede alle singole strutture nel momento in cui effettuano la domanda di iscrizione se intendono svolgere l’attività con carattere saltuario o continuativo; nel primo caso debbono indicare i 60 gg, ossia un periodo nel quale la struttura dovrà comunque essere chiusa e non si potranno accettare prenotazioni. Pertanto il carattere di saltuarietà sembrerebbe essere quel fatidico periodo di 60 gg che viene indicato nella domanda. Ma stanno davvero così le cose? Allora perché ad esempio gli stabilimenti balneari che operano solo 3 o 4 mesi all’anno non usufruiscono delle stesse agevolazioni e debbono necessariamente aprire partita iva? Inoltre sappiamo che in molti studi di settore settore il fisco chiede alle aziende anche quanti giorni all’anno esercitano la loro attività. Ne deduciamo che non è questo il parametro necessario ad individuare l’occasionalità di un B&B.
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Premesso che non esiste una normativa specifica che disciplini l’attività del B&B ai fini fiscali dobbiamo attenerci a quanto espresso da due risoluzioni ministeriali emanate in tal senso su specifica richiesta di alcune regioni la n. 180 del 1998 e successivamente la n. 155 del 2000.
Analizzandole attentamente vediamo che l’amministrazione finanziaria ha un concetto diverso di saltuarietà rispetto a quello dell’apt. Infatti nel disciplinare la materia il fisco non accenna in alcun modo ai 60 gg di chiusura, bensì analizza l’attività di B&B determinando alcune caratteristiche che ne caratterizzerebbero la sua eventuale non assoggettabilità all’Iva. Vediamole in dettaglio:
Recita la circolare che L’imponibilità Iva sussiste se le prestazioni di servizio (in questo caso alloggio) sono da considerarsi non occasionali, derivano cioè da un’attività esercitata per professione abituale. Viceversa il fatto che tale attività viene esercitata nella propria casa con presenza del titolare e la sua famiglia oltre gli ospiti non da l’impressione che l’immobile venga sfruttato a fini commerciali bensì sia per esigenze abitative della famiglia, sia per l’ospitalità ad altre persone. La stessa famiglia si occupa poi di fornire i relativi servizi accessori all’ospite senza l’ausilio di dipendenti e strutture organizzate.
“L’attività del B&B occasionale deve quindi limitarsi a fornire al cliente una ospitalità volontaria non organizzata (non imprenditoriale ) fornendo esclusivamente alloggio e cibi confezionati senza manipolazione avvalendosi della normale organizzazione familiare. “
E’ chiaro quindi il concetto mediante il quale l’assoggettamento dell’attività ad iva scatterà nel momento in cui tale attività non venga più svolta con tali requisiti ma assuma contorni diversi e cioè sia svolta in modo sistematico e organizzato esercitata per professione abituale ( uso del computer, prenotazioni continue, sfruttamento dell’immobile per più camere, assenza del titolare e della famiglia o mancanza della residenza, )
Viceversa se l’attività viene svolta con carattere di stabilità ed evidenziando una certa organizzazione di mezzi, secondo il fisco sarà opportuno aprire la partita iva e gestire l’attività con le modalità del reddito d’impresa e non più secondo quella dei redditi diversi ai sensi dell’art. 81 comma 1 lettera I del T.U.I.R. ( DPR 917/86)
Esiste infatti una sostanziale differenza che si verifica se l’attività di B&B si manifesta nella sua forma semplice occasionale dove avremo una situazione media di questo tipo:
camera familiare adattata per ospitalità con arredamento minimo, affitto non continuativo della stanza, lavaggio lenzuola fatto in casa, uso del bagno familiare o comune, pasti preconfezionati per la sola colazione
dalla forma meramente imprenditoriale che si manifesterà in :
attività simile a quella alberghiera di tipo imprenditoriale ( sfruttamento intensivo delle camere, arredamento esclusivo di lusso, lavaggio lenzuola effettuato tramite lavanderia, bagno ad uso esclusivo con phon e servizi quali saponi pubblicizzati, ciabattine personalizzate etc , fornitura di pasti non preconfezionati.
L’eventuale accertamento del fisco riterrà quindi ad uso occasionale la prima attività ma considererà imprenditoriale la seconda con contestuale obbligo di apertura della partita Iva. Attenzione : nel caso in cui il fisco accerti l’imprenditorialità del B&B gli effetti possono essere devastanti poiché potrebbe rilevarsi un accertamento sia ai fini delle imposte dirette ( differenza Irpef + pagamento Irap) sia ai fini Iva ( calcolo dell’iva dovuta ) sia ai Fini previdenziali ( obbligo di iscrizione all’inps e relativi versamenti) oltre sanzioni ed interessi..