contributo 600 euro per professionisti come richiederlo

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contributo 600 euro per professionisti come richiederlo

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Al via indennità di 600 euro anche per gli autonomi iscritti a casse di previdenza.

Siamo in continuo aggiornamento per darvi tutte le informazioni necessarie. Prevista un’ indennità contributo di 600 euro anche per i lavoratori autonomi. Si tratta di soggetti  non iscritti all’INPS ma alla propria cassa di previdenza.  La misura va a beneficiare tutti i professionisti che erano di fatto stati esclusi dal contributo principale. Si tratta di una platea di professionisti quali Architetti, ingeneri, avvocati etc che potranno quindi richiedere l’indennità alla propria cassa di previdenza.

Sarà erogato a tutti a patto di aver dichiarato  nell’esercizio 2019 un reddito fino a 35 mila euro. Oppure se superiori  compreso tra 35 e 50 mila euro, dimostri di aver subito un calo di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020.

In questo modo si chiude il cerchio delle attività professionali iscritti alle casse di previdenza private. Professionisti  precedentemente esclusi e che potranno ora accedere al fondo per il reddito di ultima istanza ai sensi dell’art.44 del dl 18/2020.

Come fare per richiederlo

Il contributo deve essere richiesto alla propria cassa di previdenza con i parametri di cui sopra e con le modalità di accesso alla propria area riservata della cassa di previdenza di competenze per la redazione della domanda. 

Anche gli agenti di commercio iscritti all’ Enasarco, dipendenti a termine e stagionali senza ammortizzatori potranno accedere al contributo.

Il Fondo di ultima istanza tutela coloro che non sono ricompresi negli ammortizzatori sociali e indennizzi previsti invece per Partite IVA, autonomi, collaboratori coordinati continuativi, lavoratori dello spettacolo, stagionali del turismo e operai agricoli, dallo stesso decreto Cura Italia.

Attenzione: la misura non sarà immediata ma si dovrà attendere il decreto  del Ministero del Lavoro, che verrò reso esecutivo entro trenta giorni dall’entrata in vigore del Cura Italia (quindi, entro metà aprile).

Collaboratori domestici

E’ probabile che questa indennità possa andare a coprire anche i collaboratori domestici. Ci auspichiamo infatti che anche colf e badanti possano essere considerati come potenziali beneficiari e inseriti quindi nel  fondo residuale previsto nell’articolo 44.

Vi renderemo notizie più precise con l’evolversi degli eventi. Invitiamo tutti gli interessati a contattare la propria cassa di previdenza per maggiori delucidazioni per le modalità esecutive dell’effettuazione della domanda.

 

 

 


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